Hai investito tempo ed energie nel tuo copy SEO e ora ti stai chiediedendo se porterà risultati?
Per conoscere l’impatto del lavoro del SEO copywriter, sia sui tuoi obiettivi di business che sulle tue strategie SEO, devi sapere quali indicatori di performance (KPI) monitorare e come farlo.
Definisci cosa vuoi ottenere con i contenuti SEO e utilizza gli indicatori qui sotto elencati per monitorare progressi e risultati.
1. Indicatori di successo sugli obiettivi di business
Per gli obiettivi di brand awareness (notorietà) del tuo marchio, delle vendite e delle lead generation, monitora i seguenti indicatori di performance:
- Brand awaraness: impression, clic, click throug rate (CTR) e condivisioni sui social.
- Maggiori contatti: numero di conversioni, tasso di conversione e costo per conversione.
- Più vendite: valore medio di acquisto, frequenza di acquisto, valore del cliente e ritorno sull’investimento (ROI).
Assicurati che questi obiettivi siano SMART, ovvero sempre precisi e facili da tracciare e comunicare, come ad esempio “Vorrei aumentare le vendite del 10% nei prossimi 6 mesi.” invece dell’obiettivo generico “Vorrei aumentare le vendite”.
2. Indicatori di successo sugli obiettivi della strategia SEO
Oltre agli obiettivi di business, puoi misurare come il SEO copywriting incida sulla tua strategia SEO. Ecco le principali metriche da monitorare e i tool suggeriti:
→ Posizionamento delle parole chiave:
Monitora la posizione delle tue pagine web per le parole chiave di riferimento: più è alta, più aumentano le probabilità di ricevere traffico.
Tool: Google Search Console, SEOZoom e SEMrush.
→ Traffico organico:
Analizza il traffico organico: se aumenta, significa che i tuoi contenuti stanno attirando più visitatori dai motori di ricerca.
Tool: Google Search Console, Google Analytics, SE Ranking, SEMrush e Ubersuggest (il più economico tra i tool a pagamento).
→ Visualizzazioni di pagina e visite al tuo sito web:
Un alto rapporto tra visualizzazioni di pagina e visite significa che stai facendo un buon lavoro: più pagine visitano gli utenti, più è un segnale che le trovano interessanti e rilevanti. Devi essere contento.
Anche un alto numero di visitatori di ritorno al sito è un segnale positivo della qualità dei tuoi contenuti. Anche qui, gioisci.
Tool: Google Analytics.
→ Click-through rate (CTR):
Il CTR è la percentuale di persone che cliccano sul tuo link nella SERP dopo aver visto il tuo titolo e la meta description.
– CTR elevato: potrebbe indicare che i tuoi contenuti attraggono e siano rilevante per il tuo pubblico.
– CTR basso: potrebbe invece essere un segnale che il tuo copywriting non è di qualità e non risponde alle domande degli utenti.
Tool: Google Search Console, per controllare il tuo CTR per parola chiave o pagina, e RankMath per migliorare meta title e meta description.
→ Bounce rate (o “frequenza di rimbalzo” in italiano):
Il bounce rate indica la percentuale di visitatori che, dopo essere atterrati sul tuo sito, “se ne scappano via” senza compiere alcuna azione sulla pagina.
– Bounce rate alto: potrebbe indicare che i visitatori non trovano quello che stanno cercando sul tuo contenuto. Certamente non un segnale positivo per Google!
– Bounce rate basso: potrebbe segnalare che il tuo copywriting è accattivante e utile, incoraggiando i visitatori a esplorare ulteriormente i tuoi contenuti e offerte. In questo caso, Google ti premia con un posizionamento migliore.
Tool: Google Analytics. Anche Hotjar o Crazy Egg per ricavare dati preziosi su come i visitatori interagiscono con il tuo sito.
→ Dwell time (“tempo di permanenza” in italiano):
Il dwell time è il tempo di permanenza di un utente sulle tue pagine dopo essere arrivato dai motori di ricerca.
– Dwell time lungo: potrebbe indicare che il tuo copywriting è accattivante e utile, incidendo positivamente sui tuoi sforzi SEO.
– Dwell time breve: potrebbe segnalare che il copywriting è noioso o irrilevante, danneggiando il tuo posizionamento SEO.
Tool: Google Analytics e Grammarly per migliorare la qualità e la leggibilità del copywriting.
→ Conversion rate (o “tasso di conversione” in italiano):
Misura la percentuale di visitatori che fanno quello che più desideri: cliccare sul tuo pulsante per richiedere l’iscrizione alla newsletter, scaricare l’ebook o acquistare un tuo prodotto o servizio.
– Tasso di conversione alto: potrebbe indicare che il tuo copywriting riesce a guidare i visitatori verso l’azione desiderata.
– Tasso di conversione basso: il tuo copywriting non è abbastanza convincente.
E’ quindi una metrica fondamentale: la SEO non è realmente efficace se il traffico organico non si trasforma in conversioni.
Cosi, se il tasso di conversione è al di sotto del 2.35%, è consigliabile fare un A/B testing, confrontando due o più varianti di una stessa pagina per capire come migliorarla. Potrebbe anche essere utile, se non l’hai ancora fatto, affidarti ad un bravo SEO copywriter: un professionista esperto in scrittura di testi persuasivi per il web, capace di usare le parole chiave in modo efficace, e che conosce gli elementi che influenzano il comportamento dei visititatori. Questi includono la capacità di eliminare gli ostacoli tra l’utente e la conversione, utilizzare la riprova sociale e sfruttare l’avversione alla perdita.
Tool: Google Analytics e Hotjar o Crazy Egg per capire quali punti migliorare per comunicare un messaggio più efficace.
→ Scroll depth (o “profondità di scroll” in italiano) :
Lo scroll depth misura quanto gli utenti scorrono le pagine del tuo sito web.
– Scroll depth alto: potrebbe indicare che il tuo copy coinvolge e trattiene gli utenti per più tempo
– Scroll depth basso: indica disisinteresse o mancanza di contenuti coinvolgenti.
Sebbene non sia un fattore di ranking diretto, lo scroll depth influisce sulle prestazioni SEO.
Tool: Google Analytics.
Conclusione
Seguendo questi consigli, potrai misurare la performance del tuo copy SEO e a scalare i motori di ricerca. E se hai bisogno di maggiori informazioni, prenota subito una consultazione SEO gratuita!