Hai investito tempo ed energie nella SEO e nel content marketing e ora ti stai chiedendo se porterà risultati?
Sono una SEO copywriter e content marketer con molti anni di esperienza alle spalle e, in questo articolo, ti spiegherò come misurare il successo SEO delle strategie di contenuto, indicandoti le metriche (KPI) da monitorare e i tool da utilizzare per farlo.
Argomenti dell’articolo – metriche da monitorare:
Impression
Si parte dalle impression, ovvero il numero di volte in cui i tuoi contenuti vengono visualizzati nella pagina dei motori di ricerca. È una metrica importante per misurare il riconoscimento del tuo marchio (brand awareness): più è visto online, più viene ricordato e considerato autorevole dal tuo potenziale cliente.
Per monitorarle in modo efficace, verifica:
- Le impressioni totali sia giornaliere che mensili
- Il trend di crescita nel tempo
- Quali argomenti del sito ne generano di più
- La posizione media e le tipologie di keyword con più impression
Tool consigliati: Google Search Console, SEOZoom e SEMrush.
Posizionamento delle parole chiave
Il posizionamento dei contenuti per le parole chiave di riferimento tende a migliorare nel tempo, per questo è consigliabile monitorarlo settimanalmente.
Dovresti iniziare a vedere progressi entro 3-4 mesi dalla pubblicazione. Altrimenti, potrebbe voler dire che qualcosa non funziona e che quindi siano necessarie ulteriori ottimizzazioni e modifiche.
Tool consigliati: Google Search Console, SEOZoom e SEMrush.
Traffico organico
Il traffico organico misura il numero di clic provenienti dai motori di ricerca.
Di solito i contenuti iniziano a ricevere i clic a rilento e in modo graduale.
Per tracciarli al meglio:
- Focalizzati sui trend di traffico settimanali o mensili: il traffico giornaliero è troppo fluttuante.
- Confronta i dati year-on-year (su un periodo di 12 mesi), per avere un quadro più accurato dell’andamento.
- Considera i trend di settore: ogni ambito ha fluttuazioni di traffico stagionali.
Per esempio, quando lavoravo come consulente SEO per EF, le keyword “vacanze studio” generavano molto più traffico tra aprile e giugno, i mesi in cui le famiglie si informavano e prenotavano le vacanze studio per i figli.
Tool consigliati: Google Search Console, Google Analytics, SE Ranking, SEMrush e Ubersuggest (il più economico tra quelli a pagamento).
Tasso di conversione
I visitatori compiono l’azione che desideri? Cliccano sul pulsante per iscriversi alla newsletter, scaricano l’ebook o acquistano un tuo prodotto o servizio? Se lo fanno, potrebbe indicare che il tuo copywriting funziona.
Mentre se il tasso di conversione è basso, potrebbe voler dire che il testo non è abbastanza convincente.
Si tratta di di una metrica fondamentale: senza un traffico che converte, il tuo business non attrae clienti e non cresce!
Quindi, con un tasso di conversione inferiore al 2.35%, è consigliabile fare un A/B testing, confrontando due o più varianti della stessa pagina per capire cosa funziona meglio.
Potrebbe essere anche utile, se non l’hai ancora fatto, affidarti a un bravo SEO copywriter: un professionista esperto in scrittura di testi persuasivi per il web e nella SEO che, quindi, conosce sia gli elementi che influenzano il comportamento degli utenti sia le migliori strategie della SEO dei contenuti.
Tool consigliati: Google Analytics e Hotjar o Crazy Egg per capire quali punti migliorare per comunicare un messaggio più efficace.
Content marketing e SEO: Le metriche di engagement oltre la visibilità
Secondo uno studio di SparkToro, circa il 60% delle ricerche non porta ad alcun clic sui siti posizionati, e la percentuale è destinata ad aumentare. Ciò significa che il tuo successo dipende sempre meno dal numero di clic e sempre più dalla capacità delle tue pagine di catturare l’attenzione.
Le metriche sempre più importanti: una volta che gli utenti trovano i tuoi contenuti sui motori di ricerca, interagiscono con essi?
Per funzionare i contenuti devono essere strutturati secondo una gerarchia visivamente chiara, contenere elementi multimediali, essere scritti con un SEO copywriting accattivante e avere link interni efficaci. Tutti elementi che migliorano la leggibilità e mantengono l’utente sulla pagina più a lungo, invogliandolo a tornare e a convertire.
In questo contesto i motori di ricerca e le AI danno sempre maggiore importanza ai segnali di user engagment, come il click-through rate (CTR), il tempo di permanenza sulla pagina e la frequenza di rimbalzo (bounce rate).
Ecco le metriche di engagement da monitorare e ottimizzare:
Click-through rate (CTR):
Quando i tuoi contenuti iniziano ad acquistare visbilità (di solito dopo 3-4 mesi), analizza il CTR: quante persone cliccano sui tuoi contenuti nei risultati di ricerca?
Il CTR è la percentuale di persone che cliccano sulla tua pagina dopo aver visto il titolo e la meta description.
Un CTR alto comunica ai motori di ricerca che la pagina è rilevante e di valore.
Range CTR di riferimento:
- CTR basso (1%-2%): il contenuto potrebbe non rispondere ai bisogni degli utenti.
- CTR medio (2%-4%): performance nella media e c’è margine di miglioramento.
- CTR alto (4%-6%): performance ottima.
- CTR eccezionale (7%+): i contenuti attraggono perchè molto rilevanti e coinvolgenti per il pubblico di riferimento.
Per migliorare il CTR:
Ottimizza il title tag:
- Inserisci la parola chiave in modo naturale
- Utilizza numeri o dati, se rilevanti
- Crea curiosità o urgenza
- Comunica le informazioni principali
Ottimizza la m eta description:
- Scrivi un copy persuasivo e chiaro
- Includi una CTA efficace
- Inserisci le keyword in modo naturale
- Sottolinea il valore unico e distintivo del tuo business
Tool consigliati: Google Search Console, per controllare il tuo CTR per parola chiave o pagina, e RankMath per migliorare meta title e meta description.
Rapporto visualizzazioni/visite:
Un alto rapporto visualizzazioni di pagina e visite indica che stai facendo un buon lavoro: più pagine sono visitate, più i tuoi contenuti sono coinvolgenti, interessanti e rilevanti.
Tool consigliati: Google Analytics.
Bounce rate:
Il bounce rate misura la percentuale di visitatori che dopo essere atterrati sul sito, lo abbandonano senza compiere azioni.
- Bounce rate alto: potrebbe indicare che i visitatori non trovano ciò che cercano. Certamente non un segnale positivo per Google e le AI!
- Bounce rate basso: potrebbe segnalare che il tuo copywriting è accattivante ed efficace e incoraggia i visitatori a esplorare ulteriormente il sito.
Tool consigliati: Google Analytics. Anche Hotjar o Crazy Egg per ricavare dati preziosi su come i visitatori interagiscono con il tuo sito.
Dwell time:
Il dwell time è il tempo che un utente trascorre su una pagina dopo averci cliccato dai risultati di ricerca:
- Dwell time lungo: potrebbe indicare che il tuo contenuto è accattivante e utile.
- Dwell time breve: potrebbe segnalare che il contenuto è noioso o irrilevante.
Tool consigliati: Google Analytics e Grammarly per migliorare la qualità e la leggibilità del copywriting.
Scroll depth:
Lo scroll depth (o profondità di scroll) misura quanto l’utente scorre una pagina.
- Scroll depth alto: potrebbe indicare che il tuo copy coinvolge e trattiene gli utenti per più tempo
- Scroll depth basso: potrebbe segnalare disinteresse o mancanza di contenuti coinvolgenti.
Pur non essendo un fattore di ranking diretto, lo scroll depth influisce sulle prestazioni SEO.
Tool: Google Analytics.
Conclusione
Monitorando queste metriche potrai misurare l’efficacia dei tuoi sforzi di content marketing e scalare i motori di ricerca, oltre ad aumentare le possibilità di essere citato nelle risposte generate dalle AI.
Hai bisogno di aiuto con la SEO e il content marketing? Prenota subito una consulenza SEO gratuita!